Villa sul Lago di Garda.
Questa è la storia di una trasformazione straordinaria. La storia di un vecchio magazzino agricolo, che voleva essere qualcosa d’altro e qualcosa di più: una Villa. Oggi, quel magazzino è diventato una villa moderna, culla di una giovane coppia di imprenditori e dei loro bambini. Tutt’intorno, un verde che pare una favola. All’interno, un design studiato e calibrato riempie gli spazi. Spazi che l’architetto Francesco Copersino, firma dell’intero progetto, ha reso accoglienti e forti e decisi. Per farlo ha diretto in armonia i materiali più essenziali, incastrandoli tra loro secondo inediti giochi di volumi.
Cosa si può ottenere:
All’ingresso, la pavimentazione in pietra Gray culmina in un legno di rovere naturale massello (oliato, sabbiato, tinto grigio) che si snoda poi per tutte le stanze. In mezzo, il cristallo di quinte e parapetti. E il ferro Corten, che l’abitazione tutta la avvolge. Abbraccia il suo tetto, definisce le sue scale e le sue pareti, accarezza l’erba verdissima di un prato che sembra un sogno. È il Corten a definire la porta di ingresso. A specchiarsi in una delicata quinta di cristallo, finestra su quel panorama che, dalle aperture della zona giorno, fa capolino. In soggiorno, i complementi sono pochi. E preziosi. Il camino in pietra Gray è satinata e bocciardata.
Gli arredi della villa:
Il divano è Bend-Sofa di Patricia Urquiola (2010, B&B Italia). E’ una grande macchia color viola che non ha tavolini, ma una quinta bianca, chiamata a mascherare un pilastro strutturale e un parallelepipedo in puro legno. La slanciata Mite di Marc Salder (2000, Foscarini) somiglia ad una fiaccola; il candeliere rosso firmato Artemide gioca con la moda e coi colori. Alle spalle del soggiorno, la cucina, realizzata su misura, è una moderna creazione fatta di rovere naturale sabbiato, acciaio inox satinato e pietra Gray. Unica concessione al design, il tavolo Link di Jakob Wagner (2009, B&B Italia) e le sedie Papilio di Naoto Fukasawa (2008, B&B Italia). Un accostamento riuscito di bianchi e di neri. Dalla zona giorno, una scala conduce al piano inferiore, riservata ai locali di servizio.
IN QUESTA CASA
Ceretti Pavimenti & Rivestimenti ha fornito e posato in opera con collaboratori specializzati le superfici interne ed esterne. All’interno, un pavimento di legno in essenza Rovere Massiccio, la cui finitura è stata realizzata interamente a mano su ogni singola tavola, con bordi e lavorazioni superficiali artigianali a effetto vissuto; il colore è stato realizzato attraverso pozioni naturali che rendono l’opera unica e irripetibile, raggiungendo l’obiettivo del progetto iniziale di un pavimento sempiterno.
Con la stessa essenza e finitura è stata messa in opera la scala, le cui pedate e alzate presentano una particolare lavorazione curva, realizzata anch’essa su progetto dell’Architetto. L’azienda ha inoltre realizzato in opera il pavimento esterno in legno essenza Iroko, con fissaggio a scomparsa, per esaltare la purezza lignea. La parete decorativa all’ingresso è in gres porcellanato bianco, non smaltato e a impasto omogeneo (design Patricia Urquiola). Le forniture idrauliche del bagno e della cucina riprendono lo stile delle finiture sartoriali con miscelatori in acciaio Aisi 316L, con finitura satinata dal sapore artigianale.